Aldo Del Bianco, nato a Fiumefreddo Bruzio, in provincia di Cosenza, ma residente da tanti anni a Roma, è il fondatore della corrente pittorica del "Sensivismo", che altro non è che la trasposizione sulla tela di sensazioni, d'eccezioni, stati d'animo, intuizioni registrate puntualmente dal pennello, che divengono immagini evocative di un lirismo esistenziale.
Il risultato della pittura di Del Bianco è un richiamo prepotente alla realtà, alla memoria della sua Calabria, come storia e come natura, dramma di esistenza ed al tempo stesso di una condizione da ritrovare, per la quale diviene luogo della immaginazione e della speranza dell'uomo.
I suoi paesaggi, che la materia cromatica rende sempre più evidenti, costituiscono il senso più profondo e realistico della sua dimensione più intima, come nell'Opera letteraria di Corrado Alvaro.
L'Artista, caposcuola del “Sensivismo”, come lo ha definito il noto critico d'arte Elio Mercuri, è pienamente riuscito ad esprimere, attraverso pregevoli movimenti cromoformali, rapporti tra dolore e speranza, costernazione e preghiera, meditazione e amore, il tutto illuminato da una limpida luce nella quale presente e passato si fondono e si proiettano con intensa Fede per un futuro migliore.
La raffigurazione è immersa in una gamma di tonalità cromoluminose, senza tempo e senza età, dove lo spirito predomina sulla materia ed il messaggio, spontaneo ed immediato, diventa universale e immortale.
Uff. Stampa by Editrice Cliodea
Il risultato della pittura di Del Bianco è un richiamo prepotente alla realtà, alla memoria della sua Calabria, come storia e come natura, dramma di esistenza ed al tempo stesso di una condizione da ritrovare, per la quale diviene luogo della immaginazione e della speranza dell'uomo.
I suoi paesaggi, che la materia cromatica rende sempre più evidenti, costituiscono il senso più profondo e realistico della sua dimensione più intima, come nell'Opera letteraria di Corrado Alvaro.
L'Artista, caposcuola del “Sensivismo”, come lo ha definito il noto critico d'arte Elio Mercuri, è pienamente riuscito ad esprimere, attraverso pregevoli movimenti cromoformali, rapporti tra dolore e speranza, costernazione e preghiera, meditazione e amore, il tutto illuminato da una limpida luce nella quale presente e passato si fondono e si proiettano con intensa Fede per un futuro migliore.
La raffigurazione è immersa in una gamma di tonalità cromoluminose, senza tempo e senza età, dove lo spirito predomina sulla materia ed il messaggio, spontaneo ed immediato, diventa universale e immortale.
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